La crescita del mobile internet è stata influenzata da diversi fattori: l’introduzione da parte di tutti gli operatori di interessanti piani tariffari flat; i notevoli investimenti in comunicazione verso il mercato; gli accordi tra gli operatori di telefonia e i principali player web (social network, in particolare); la sempre maggiore diffusione di smartphone con una buona capacità di navigazione. Questi fattori hanno, ormai, innescato nel mercato un circolo virtuoso che ha spinto un numero crescente di utenti verso il mobile internet, inducendo, di conseguenza, un numero sempre maggiore di content provider (web company, media company e così via) e aziende (ad esempio, banche, aziende dell’automotive, dell’abbigliamento, del largo consumo) a sviluppare un’offerta di contenuti e servizi ottimizzata per la fruizione in mobilità.

Ecco i motivi principali di un boom che anche le ricerche degli Osservatori Mobile Consumer della School of Management del Politecnico di Milano tendono a confermare. Come spiega Marta Valsecchi, project manager dell’Osservatorio Mobile Content & Internet, «i ricavi dei servizi di connettività mobile a banda larga hanno raggiunto numeri interessanti: se nel 2009, infatti, il mobile internet ha sfiorato i 400 milioni di euro, con una crescita del 17% sull’anno precedente, per il 2010, secondo le nostre stime, ci si attende una crescita ancora più significativa, pari a circa il 40%. Gli Italiani che navigano ogni mese dal telefono cellulare, ovvero quelli che noi chiamiamo i mobile surfer, sono ormai tra 5 e 11 milioni (a seconda delle fonti), a fronte dei circa 30 milioni di utenti internet da pc».

Ma non è tutto: dalle valutazioni compiute dall’Osservatorio, in collaborazione con ShinyStat™ per l’analisi dell’audience, spiccano altri elementi di riflessione: «La navigazione da mobile è profondamente differente dalla navigazione da pc – sottolinea Marta Valsecchi, in termini di tempo speso, tipologie di siti visitati, momenti della giornata e della settimana in cui si accede. Ad esempio, con riferimento a quest’ultimo aspetto, il consumatore accede a internet da mobile per lo più nelle pause pranzo e negli orari in cui esce dal lavoro, oppure nel week end, quando la fruizione del web da pc diminuisce. Inoltre, il mobile sta anche creando una nuova modalità di fruizione dei contenuti su internet: più orientata alla soddisfazione di una specifica esigenza, come, ad esempio, trovare un indirizzo, rintracciare un’informazione urgente, identificare una farmacia di turno. Oppure – conclude Valsecchi – basata su contenuti “limitati”, che potremmo definire “snackable”».

Per approfondimenti: Mobile Internet: Il comportamento del consumatore

Nella foto: Marta Valsecchi, project manager dell’Osservatorio Mobile Content & Internet