Il video advertising e i nuovi trend di consumo dei media in Italia e in Europa: sono state queste le tematiche principali discusse a Milano in occasione dell’edizione 2012 dell’evento Iab Seminar. Ne è emerso che l’utente internet italiano è cambiato e si trova al centro della nuova convergenza in atto tra video, web e mobile, in uno scenario in cui si registra uno spostamento del 2,5% degli investimenti in pubblicità dalla TV al video online.

Più della metà degli italiani (57%) utilizza internet e, fatto cento il totale degli internauti, 60 di essi guardano abitualmente la televisione sul web; il 57% naviga mentre guarda la TV tradizionale, l’83% ha un dispositivo mobile connesso e il 42% fa shopping online.

Gianluigi Barbieri - Presidente ShinyStatSono solo alcuni dei dati principali presentati e discussi a Milano in occasione dell’edizione 2012 di IAB Seminar, l’evento che L’interactive Advertising Bureau ha dedicato all’analisi dello scenario dei mezzi digitali e della comunicazione interattiva (la location era la Sala Collina, presso la sede de Il Sole 24 Ore) e che quest’anno è stato focalizzato su un tema attuale e importante quale quello del video advertising.

Nel corso dell’evento c’è stata anche la presentazione ufficiale in esclusiva dei dati emersi da Mediascope Europe, lo studio di riferimento continentale sul consumo dei media in 28 paesi, che ha aperto la strada all’analisi delle opportunità e delle prospettive del video advertising (per la prima volta il report si è esteso all’utilizzo di internet attraverso computer, mobile, tablet e console e ha offerto una fotografia a 360 gradi dell’utilizzodei diversi canali in Italia e in Europa).

Dopo l’apertura dei lavori da parte di Fabiano Lazzarini, General Manager di IAB Italia, si sono succeduti diversi interventi interessanti: più specificamente, la prima parte dell’evento è stata dedicata all’analisi dello scenario del video advertising, mentre successivamente è stato dato spazio alle aziende, agli operatori e a noti esperti del settore che, attraverso la presentazione di casi concreti e best practice, hanno approfondito i diversi aspetti del fenomeno, contestualizzandoli al fine di far emergere l’importanza strategica degli investimenti in video advertising nell’ambito di una “moderna” campagna di comunicaizone. Per esempio Alison Fennah, Vice president marketing & research di IAB Europe, ha spiegato come si stanno evolvendo i modelli di consumo dei media in Italia, confrontandoli con gli altri mercati oggetto di analisi; dal canto loro, nel corso dell’intervento sul tema “Tv e digital: l’amicizia che non ti aspetti” Rob Griffin, Executive vice president & global director of product development di Havas Digital, Cosimo Ferrara, Managing director di Havas Digital Italia, e Guido Surci, Chief strategic officer & business development di Havas Media, hanno ripercorso e analizzato le fasi salienti del percorso di sviluppo del video advertising, procedendo a un esame in parallelo fra l’evoluzione dello scenario televisivo e quella del digitale. La loro analisi, vertente anche su un confronto fra l’Italia e il mercato internazionale, ha fornito una nuova chiave di lettura del panorama attuale e ha consentito di mettere l’accento sul fatto che proprio l’Italia è in grado di porre sul piatto una serie di fattori competitivi vincenti su cui gli investitori potranno puntare nel prossimo futuro.

A Luca Di Cesare, Managing director di smartclip Italia, è toccato il compito di intervenire sul tema “Il video multi-piattaforma”: Di Cesare ha ricordato che le pianificazioni pubblicitarie “si devono necessariamente adattare all’era post-pc, con l’obiettivo di soddisfare le nuove esigenze di media consumption degli utenti, ormai abituati a fruire contenuti e informazioni su diverse piattaforme video (pc, smartphone, tablet, consolle e smart tv) ottimizzando e monetizzando al meglio le opportunità offerte dal video advertising”.

Marco Caradonna, Amministratore delegato di Simple Agency e Vice presidente di IAB Italia, ha a sua volta condiviso alcune esperienze pratiche emerse nella gestione di campagne di video advertising, al fine di mettere in risalto “le chiavi del successo della televisione di domani” in termini di formati, di metriche e di creatività.

Nell’intervento di Davide Mondo, Amministratore Delegato di Mediamond, è stato illustrato il caso specifico di VideoMediaset, primo sito di contenuti video in Italia, con un focus particolare sul tema “Contenuti e Video Strategy”. L’ implementazione di pianificazioni efficaci in termini di diffusione e viralità è stata al centro della relazione “Social Meets Video: Unlocking Advertising Potential”, affidata a Dario Caiazzo, Managin director di Ebuzzing Italia, mentre la misurazione e la comprensione degli effetti e dei risultati ottenuti tramite il video adv sono stati analizzati da Andrea Giovenali, Chief executive officer di Nextplora. Nel corso dell’intervento sul tema “La sindrome di Scrat – Comprendere le informazioni e i risultati del video advertising”, Giovenali ha infatti esposto le evidenze raccolte fino ad ora in merito all’efficacia del mezzo, spiegando come sia possibile isolare le diverse variabili per comprendere la funzione che esse svolgono e i loro concreti riflessi sul risultato finale e soffermandosi anche su quanto sia sostanzialmente “governabile” la complessità di questa nuova forma di pubblicità.

Gianluigi Barbieri, Presidente di ShinyStat, ha presentato un focus su “Video Analytics: strumenti e tecnologie in real time per ottimizzare i risultati dell’advertising” e ha messo in evidenza l’importanza della misurazione del canale video, in un’ottica di miglioramento strategico dell’engagement dell’utenza; Marcel Udo, Head of digital publisher sales di Adstream Europe, ha chiuso la giornata di lavori con una presentazione (dal titolo “From TV to Multi-Screen advertising, introducing eGRP”) incentrata sulla gestione della “migrazione” delle campagne dalla televisione ai media online.

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